Viviamo il tempo dell’istante. Ciò che è stato si è d’improvviso sbriciolato, mentre ciò che sarà ancora non ci è dato saperlo.
Viviamo il tempo del nubifragio umano, che ciclicamente si ripete e che ancora una volta disegna, con polso fermo e veemente sul foglio della storia, la danza infinita di un mondo che muore e di uno che nasce.
Viviamo il tempo della crepa. Da una parte ci sono coloro che sostengono il sistema e dall’altra coloro che il sistema lo combattono.
Ma pochi vedono, e ancor meno sanno, che tra il “pro” e il “contro”, vi è un’altra possibilità.
C’è chi ha scelto di stare dalla parte del Cuore, in quella Luce che si eleva al di sopra delle parti, al di sopra di ogni separazione.
In quel Luogo in cui l’ideologia non si accomoda, e il conflitto non si scatena perché il Cuore tutto unifica e vivifica sotto lo sguardo dell’Amore.
Dalla cima del Cuore, si osserva scorrere il film della vita, ci si scopre attori consapevoli, e non più pedine di un copione esterno.
Si è nel mondo ma non del mondo.
In ogni cattura, c’è chi cade nella trappola. Tra questi qualcuno gioisce e ringrazia perché in gabbia si sente al riparo; altri si affannano e si dimenano perché reclamano la libertà esterna. E c’è qualcuno che invece trova un’apertura, e attraverso di essa torna a fluire nella corrente della vita.
Né chi tende la trappola, né i pro né i contro si accorgono dell’apertura che porta alla Salvezza, perché la via verso la libertà è sempre interiore.
Solo chi la trova dentro di sé, la vede e la conosce.
Il Cuore è la bussola.
