Psicologia

La Sindrome del Manipolatore Perverso

Scritto da Cristiana Gallo

Si tratta di individui che si comportano diversamente dentro casa e fuori, come se avessero una doppia faccia, come un Doctor Jekill e mister Hide. Vendicativo, appare premuroso e dolce all’esterno, in particolare davanti a testimoni. In realtà sono bugiardi, ipocriti e manipolatori affettivi.

Risponde alle domande il neuropsichiatra Dr. Francesco Fioroni.

Esiste una vera e propria sindrome del manipolatore perverso?

Una vera e propria sindrome da manipolazione perversa non è stata mai considerata una sindrome patologica, ma viene inclusa nel Disturbo Narcisistico di Personalità. Si tratta di individui che hanno un’alta considerazione di sé, abitualmente esagerano le proprie capacità, apparendo spesso presuntuosi, credono di essere speciali, superiori, di dover essere soddisfatti in ogni loro bisogno e pretendono di avere diritto ad un trattamento speciale.

Si può descrivere la personalità di un narcisista?

Uno dei massimi studiosi del fenomeno A. Lowen distingue cinque turbe narcisistiche in ordine crescente di gravità dal carattere nevrotico fallico-narcisistico si passa al carattere  francamente narcisistico, e quando il comportamento “maligno” si struttura nella personalità abbiamo la personalità borderline, psicopatica e infine paranoide.

Quando possiamo osservare in una persona un comportamento narcisista patologico?

Comunemente viene definito ‘narcisista’ una persona che si preoccupa solo di se stessa escludendo gli altri, dunque: un soggetto in grado di agire quasi completamente in assenza di sentimenti. Già nel 1914 Freud si interessò a questo disturbo di personalità, ma se consideriamo il quadro culturale in cui viviamo oggi, possiamo affermare che tale patologia è caratteristica della nostra epoca. I costumi sessuali che paiono essere di gran lunga più liberi, la facilità di passare da un partner all’altro, l’esibizionismo, la pornografia, la smania di costruirsi un’immagine vincente agli occhi del mondo, tutti questi fattori hanno certamente contribuito, contrariamente agli usi e costumi precedenti, allo sviluppo incalzante delle personalità narcisistiche.

Tutti i narcisisti patologici sono più o meno maligni?

Tutti gli individui narcisisti patologici sono più o meno ‘maligni’ a seconda della situazione, basti dire che si approfittano dell’amore altrui a scopo egoistico e manipolatorio. Tuttavia bisogna capire che sono semi-inconsapevoli della propria malignità. Tutti possiamo agire in modo negativo, talvolta anche deliberatamente, però nella misura in cui proviamo senso di colpa e poi il pentimento elaboriamo la frustrazione della perdita dell’oggetto d’amore. I narcisisti, sono tanto più patologici (maligni) nella misura in cui non provano senso di colpa e quindi per nutrire il proprio egoismo, giungono all’invidia, alla manipolazione e all’odio in modo particolarmente assurdo verso chi li ama.

I narcisisti patologici tendono a vendicarsi sul partner?

I narcisisti patologici hanno inconsciamente nella mente la diabolica idea di doversi poter vendicare su qualcuno che attraverso l’innamoramento è caduto sotto il loro dominio, e il loro bisogno di vendetta è dovuto al fatto che credono di essere stati svalorizzati e sminuiti dalla famiglia e dal mondo in generale, sentono che la vita gli fa subire torti enormi che li rendono deboli ed insicuri, perciò devono farla pagare a qualcuno.

E quando si è innamorati di una personalità con disturbo narcisistico?

In genere il narcisista patologico la fa pagare psichicamente alle persone che hanno la disgrazia di innamorarsene, producendole continui ‘microtraumi’ fino a provocarle una vera e propria sindrome traumatica dagli esiti che possono essere gravi e persino fatali. Al narcisista patologico piace immensamente sedurre, quindi adopera ogni suo talento per riuscirci, e ci riesce proprio in quanto è capace, inizialmente, di assumere le sembianze del ‘sogno d’amore’ della vittima.

Un sogno che poi diventerà un incubo?

Il narcisista patologico, non potendo amare normalmente è invidioso della capacità del partner di amare, a tal punto da volerlo distruggere, logorandolo sottilmente e arrivando in certi casi ad indurlo all’autolesionismo e al suicidio.

Quanto incide il comportamento sessuale in questi casi?

I narcisisti patologici adoperano deliberatamente la sessualità, ma anche la falsa tenerezza, per far cadere la vittima/preda in uno stato di intorpidimento della consapevolezza, per conquistarne la fiducia e l’amore al fine di nutrirsene per scopo egoistico.

Pertanto agiscono come vampirizzando il partner?

I narcisisti maligni tendono ad indurre in modo seduttivo e manipolatorio uno stato di innamoramento del partner e le vittime/prede subiscono un vero e proprio trauma e possono essere comprese figurativamente nel senso di essere state ‘vampirizzate’.

Si può parlare di un vero trauma da narcisismo?

Le vittime di un narcisista maligno è come se fossero state contagiate da un virus psichico e come se perdessero le loro difese immunitarie nei loro punti deboli, per cui i loro problemi psicologici si acuiscono pericolosamente. In primis vi è un forte crollo dell’autostima per cui si sentono inadeguati sul piano fisico, cioè brutti, ed insicuri in quanto appare inconcepibile di essere stati trattati con tanta violenza psicologica dalla persona amata.

I narcisisti maligni chiedono di essere curati?

In genere arrivano ad una terapia soltanto perché si sentono depressi, spesso strumentalizzano lutti, disgrazie, fallimenti nel lavoro, rottura di relazioni interpersonali trasformandosi abilmente da carnefici a vittime. Non sono infrequenti le disfunzioni sessuali che vivono come una tragedia della loro vita. Nei casi in cui entrano in relazione con una persona ‘al loro livello’, che non li ammira, a cui sono loro ad attaccarsi veramente possono lamentare un’elevata ansia d’abbandono e, nel caso di una rottura, sprofondano nella depressione. Stessa sorte tocca loro nel caso in cui devono affrontare pesanti fallimenti sul lavoro o perdano una competizione importante.

 

Autore

Cristiana Gallo

Psicologa iscritta all’Albo degli Psicologi del Lazio con il numero 15468. Psicoterapeuta ed Analista Bioenergetica specializzata in Psicoterapia Individuale e di Gruppo. Grafologa.
Conduttrice di Esercizi di Bioenergetica e Insegnante Yoga.