Spiritualità

La Via del Tantra ti chiede di Accettare di Essere Nevrotico

Scritto da Cristiana Gallo

Il tuo tempo è limitato, quindi non sprecarlo vivendo la vita di qualcun altro.”
Steve Jobs

Per addentrarti nel tantra e nel viaggio della scoperta della tua energia sessuale devi prima di tutto accettare di essere nevrotico.

Tutti noi veniamo al mondo interi e perfetti, ma da subito inseriti in un ambiente e in una società nevrotici.

La nevrosi è divisione, dualismo, dissociazione del sentimento dal pensiero.

Ognuno di noi non è uno, ma due. È la parte razionale distinta dalla parte emozionale, identificato completamente con il mondo del pensiero concreto. Finiamo per pensare anche le emozioni in modo freddo, non coinvolto.

Il nostro cuore sente, punto.

Il nostro pensiero si forma e si modifica nel contatto con gli altri, a partire dalla famiglia, dalla scuola, nella società, attraverso l’educazione. Il pensiero è sempre degli altri prima che nostro.

Crescendo i sentimenti vengono sempre più repressi. I bambini imparano prestissimo a non esprimere le loro emozioni se queste non sono approvate dai genitori e di conseguenza le mascherano fino a distaccarsi talmente dal mondo emotivo da non sentire più.

L’approvazione dei genitori chiede il principio del rispetto delle regole da loro trasmesse. Segue la scuola e tutti gli ambienti che crescendo il bambino frequenterà. Insomma tutto il mondo intorno al bambino fa un’unica richiesta costante e pressante: conformarsi.

Così nel tempo ci si conforma creando un solco sempre più profondo tra le emozioni naturali represse e la mente che si specializza artificialmente nella creazione di costrutti sulle emozioni approvate e disapprovate.

Il Tantra è una filosofia antichissima che vede in ogni uomo questo destino che lo condanna a vivere diviso in se stesso, ma che implicitamente gli chiede di diventare uno, integro.

Esso guarda a noi che nasciamo e ci scindiamo per ritornare interi.

La via tantrica è una via pratica per scendere in profondità nel centro del sentire. Non si tratta di imparare a pensare in modo differente, bensì di lavorare energeticamente attraverso i Sutra:

Primo Sutra – Cominciando l’atto sessuale, tieni l’attenzione sul fuoco fin dall’inizio e continua così, evitando la brace alla fine.

Secondo Sutra – Quando in tale abbraccio i tuoi sensi sono scossi come foglie, entra in questo scuotimento.

Terzo Sutra – Anche ricordare l’unione, senza amplesso, è trasformazione.

Un antichissimo modo nuovo di entrare nell’esperienza della tua energia sessuale per scoprire chi sei o, sarebbe meglio dire, chi eri quando hai scelto di venire al mondo.

Autore

Cristiana Gallo

Psicologa iscritta all’Albo degli Psicologi del Lazio con il numero 15468. Psicoterapeuta ed Analista Bioenergetica specializzata in Psicoterapia Individuale e di Gruppo. Grafologa.
Conduttrice di Esercizi di Bioenergetica e Insegnante Yoga.